domenica 20 agosto 2017

Il Pinguino di Capraia



Il Pinguino di Capraia, sogno di un mattino di mezza estate


Il caldo fa brutti scherzi e la notte si fa fatica a dormire, come se non bastasse quando ti addormenti (complice una bruschetta troppo agliata) fai dei sogni devastanti.
Questo è quello di ieri notte.
 
 


“Sono imbarcato sulla pirocorvetta Libeccio come illustratore naturalista della spedizione scientifica dedicata alla ricerca di una specie ormai considerata estinta: il Pinguino di Capraia (Spheniscus caprarium) rara specie del genere Spheniscus sopravvissuta al periodo post-glaciale che vive ancora nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di una piccolo pinguino caratterizzato dalla bizzarra biologia riproduttiva e dal forte dimorfismo sessuale: i maschi, che si alimentano di ricci e pomodori di mare, vivono lungo la costa occidentale dell’Isola di Capraia, mentre le femmine dal caratteristico piumaggio mimetico striato di verde che gli permette di cacciare meduse  tra le praterie di Posidonia oceanica, albergano su uno scoglio della costa orientale della Corsica vicino a Macinaggio. I venti dominanti di ponente nel ristretto areale distributivo della specie, limitano fortemente i contatti tra maschi e femmine che rischiano quindi l’estinzione. Dopo una settimana di navigazione infruttuosa lungo costa  senza alcun avvistamento della specie, disperiamo di trovare ancora qualche esemplare sopravvissuto. Quando la mattina del 19 agosto 2017 alle ore 6,45 la vedetta in cima all’albero di prua urla “Pinguini a babordo!!”
 
Si tratta di un gruppetto di maschi e femmine che vive su un piccolo scoglio emergente sulle le secche del Pigghiolo tra Capraia e la Corsica. Effettuiamo alcune misurazione biometriche sulla popolazione di pinguini che risulta  composta da 2 maschi adulti, 30 femmine e alcuni giovani da poco involati.
Straordinaria la capacità di mimetismo della specie, come documentato da questa fotografia  che ritrae il Pinguino accanto alla statua della Sirenetta all’imbocco del Porto di Capraia”.
 
La specie è salva, posso quindi svegliarmi farmi un caffè e fare attenzione alle bruschette troppo agliate!