Philip
Barker-Webb, esploratore alle Canarie
“Lunga istoria sarebbe qui narrare i pericoli e i
patimenti ai quali Webb in quei due anni di viaggi per le Isole Canarie, mosso
dal desiderio di raccogliere e studiare i prodotti loro naturali. Dirò solo che
quei due anni passò quasi sempre in giro, andando ora in barca, ora a cavallo,
ora sul cammello ed ora a piedi, raccogliendo pietre, piante, zoofiti,
molluschi, insetti, crostacei, pesci, rettili, uccelli e mammiferi, facendo
osservazioni sul clima di quelle isole e invigilando i disegni che il pittore
Williams faceva per conto suo delle cose da lui vedute e osservate. Le raccolte
da lui fatte furono tali e tante, che quantunque egli già da Santa Croce di
Teneriffa ne avesse un anno prima spedito a Londra trentadue casse, fu
necessitato a noleggiare per sé solo una nave quando deliberò di partire da
quell’arcipelago per tornare in Europa. Su quella nave (il brigantino toscano il Trionfante ) egli si
imbarcò nel porto di Orotava il di 15 di Agosto 1830”
Con
queste parole il botanico siciliano Filippo Parlatore, direttore dell’Erbario
Centrale Italiano di Firenze, descrive con passione narrativa l’avventura
naturalistica del suo amico botanico inglese Philip Barker- Webb, nel suo “Elogio
di Filippo Barker Webb” scritto da Parlatore nel 1856.
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Vue d'une Place du Port de l'Orotava |
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Le grand Dragonier d'Orotava |
Le Canarie erano per Webb
uno scalo lungo la traversata oceanica
per raggiungere ed esplorare il Brasile. Ma quando Webb sbarcò a Tenerife fu
amore a prima vista, abbandonò il progetto Brasiliano e per due anni si dedicò
all’esplorazione scientifica dell’Arcipelago delle Canarie in compagnia del
naturalista francese Sabine Berthelot e del pittore inglese James J. Williams.
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Vue des Montagnes Cotieres de la baie de S. Croix de Teneriffe |
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Mercante di carbone di Teneriffe, Abitante dell'isola di Fer che balla il Tango |
Paesaggi,
ambienti, architetture, tradizioni e costumi, fiori, rocce, uccelli, pesci,
rettili, conchiglie e cartine dettagliate: nulla sfugge all’occhio attento di Philip
Barker- Webb e del suo pittore di fiducia Williams entrambi spesso ritratti con
gli attrezzi del mestiere come il vascolo (scatola per erborizzare) e la cartella
da disegno, immersi in selvatiche nature mentre esplorano le Isole Canarie.
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P. Barker-Webb in contemplazione nella Caldera dell'isola de Palma 30 maggio 1830 |
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Il pittore Williams al lavoro. Vue d'un Grand Ravin dans le discrict d'Icod el Alto, Teneriffe |
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Interieur de la Foret d'Agua Garcia a Teneriffe |
Frutto della loro lunga e attenta esplorazione sarà la pubblicazione,
tra il 1836 e il 1850, dell’opera monumentale “Histoire Naturelle des Isles
Canaries” in 3 volumi, dei quali quello intitolato ‘Phytographia Canariensis’
sarà una vera e propria flora dell’arcipelago, mai descritta prima e con più di
200 specie nuove per la Scienza.
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, ‘Phytographia Canariensis’ |
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, uccelli endemici delle Canarie,
tra cui il Fringuello delle Canarie (Fringilla
teydea) endemismo descritto da Webb, Berthelot e Moquin-Tandon nel 1841 |
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Lacerta galloti |
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Echinodermi
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Notevoli le
tavole dei pesci eseguite da diversi pittori naturalisti tra cui emergono in
bellezza quelle di Paul Louis Oudart (1796-1860) e Jacques Reyne Isidore
Acarie-Baron (178.-185.)
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Pesci |
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Pesci |
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Histoire Naturelle des Isles Canaries, Pesci
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La profonda
amicizia con Parlatore spinse Webb a donare la sua ricca biblioteca e il suo
immenso erbario ( il più grande erbario privato del mondo con 230.000 campioni
essicati) al Museo di Storia Naturale di Firenze.
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