mercoledì 3 aprile 2019

L'Abbazia di Pomposa




Abbazia di Pomposa, 
capolavoro dell'arte romanica e bizantina

Abbazia di Pomposa. Lorenzo Dotti acquerello


Uno dei capisaldi della storia architettonica medievale della pianura padana si trova proprio qui, in quello straordinario mosaico ambientale per varietà naturalistica e  paesaggistica che prende il nome dal più lungo fiume italiano: il Delta del Po.
L’Abbazia di Pomposa, capolavoro dell’arte romanica e bizantina, fu fondata nel VI-VII secolo dai monaci benedettini nell’Insula Pomposiana circondata da due rami del fiume e protetta dal mare.
Il complesso pomposiano è costituito dalla chiesa abbaziale di Santa Maria con campanile, la sala capitolare, il refettorio, il dormitorio (oggi Museo Pomposiano) e il Palazzo della Ragione.



In questo contesto di rara bellezza si svolgerà una delle giornate del corso acquerello “Dipingere Comacchio” dal 23 al 26 maggio. Nel link qui sotto troverete il programma completo del corso:

CAMPANILE

A lato della Chiesa si trova il campanile, alto 48 metri, eretto nel 1063 dall’architetto Deusdedit.. 
E’ diviso in nove moduli, ciascuno dei quali, dal basso verso l'alto, presenta finestre sempre più larghe e numerose che conferiscono all’edificio una particolare leggerezza e uno slancio verso l’alto sottolineato dall’alta copertura a cuspide. Il paramento in mattoni rossi e gialli conserva rarissimi inserti di bacini ceramici provenienti da vari paesi mediterranei, si tratta di uno dei più precoci esempi di impiego di stoviglie a scopo decorativo.
Campanile e facciata della chiesa abbaziale da:
L'art byzantin, d'après les monuments de l'Italie, de l'Istrie et de la Dalmatie,
Charles Errard, 1871


Particolare di un bacino ceramico del campanile,
Lorenzo Dotti, acquerello


Bacini ceramici del campanile da:
 L'art byzantin, d'après les monuments de l'Italie, de l'Istrie et de la Dalmatie,
Charles Errard, 1871

Particolare del campanile da:
 L'art byzantin, d'après les monuments de l'Italie, de l'Istrie et de la Dalmatie,
Charles Errard, 1871

CHIESA
La Chiesa abbaziale, preceduta da un atrio porticato riccamente decorato in cotto e marmo, è sorta tra l'VIII e il IX secolo ed ha l'aspetto di una basilica di tipo tardo-ravennate. L’interno è diviso in tre navate da due file di colonne di stile ravennate-bizantino, sormontate da elaborati capitelli. Di grandissimo pregio è il pavimento ricoperto da mosaici di differenti epoche e stili. Nella volta absidale si trova l'affresco Cristo in gloria circondato da angeli, Santi e dalla Vergine, opera di Vitale da Bologna del 1351. Anche le pareti della navata centrale sono coperte di affreschi, opere di scuola bolognese trecentesca, che raffigurano, nella fascia superiore, storie del Vecchio e del Nuovo Testamento e, in quella inferiore, nei pennacchi tra arco e arco, scene e allegorie dell'Apocalisse. Nella parete interna della facciata è rappresentato il Giudizio Universale.

Particolare della facciata dell'atrio porticato da:
 L'art byzantin, d'après les monuments de l'Italie, de l'Istrie et de la Dalmatie,
Charles Errard, 1871


 Mosaico della navata centrale da :
L'art byzantin, d'après les monuments de l'Italie, de l'Istrie et de la Dalmatie,
Charles Errard, 1871

Interno della chiesa abbaziale

SALA CAPITOLARE E REFETTORIO
Dal chiostro si accede alla Sala del Capitolo, affrescata nel XIV secolo con una Crocifissione, i ritratti di San Benedetto e di San Guido, abate di Pomposa, e ai lati ritratti monocromi di Profeti. Nella vicina Sala del Refettorio si trovano tre affreschi ben conservati che rappresentano, da sinistra, l’Ultima Cena, Cristo in trono con la Vergine, San Giovanni Battista e i Santi Benedetto e Guido, e a destra il Miracolo di San Guido, in cui il beato abate trasforma l’acqua in vino alla presenza dell’arcivescovo di Ravenna, Gebeardo.

Particolare dell'affresco del refettorio


DORMITORIO, MUSEO POMPOSIANO
Il Museo Pomposiano si trova in quello che era il dormitorio del monastero, sopra il Capitolo. Al suo interno sono esposti pezzi provenienti dai lavori di restauro e di scavo: iscrizioni, marmi, rari stucchi, pertinenti ai primitivi arredi della chiesa, maioliche e reperti archeologici di vario tipo, oltre ad affreschi staccati.

Museo Pomposiano. Lastra di pluteo frammentaria
Lorenzo Dotti, acquerello


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