mercoledì 3 febbraio 2021

Hai una palma in giardino? Tutta colpa di Napoleone

 




Hai una palma in giardino? Tutta colpa di Napoleone.
E se camminando nei boschi trovi una palma è sempre colpa di Napoleone?
Non solo, anche di un botanico scozzese.
Facciamo un passo indietro per capire meglio di cosa stiamo parlando.



La corrente pittorica nota come Orientalismo, si sviluppa in Francia a seguito della spedizione di Napoleone in Egitto del 1798, e se eri benestante e avevi sfogliato il volume “Description de l'Egypte - pendant l'expédition de l'armée française, publiée sous les ordres de Napoléon Bonaparte” ti veniva voglia di comprarti un quadro esotico di Eugène Delacroix o di Alberto Pasini. Ma la palma cosa c’entra? Beh la palma è il simbolo dell’oriente, è la pianta esotica per eccellenza, ed era una pianta allora ai più sconosciuta, e se un quadro di Delacroix  costava troppo, per soddisfare le tue esotiche voglie bastava una Palma! Ma come faccio a mettermi nel giardino una pianta abituata a vivere in ambienti assolati così diversi dai nostri? La risposta la trova il botanico scozzese Robert Fortune durante una spedizione botanica in Cina dal 1843 al 1846 commissionata dalla Royal Horticultural Society di Londra. Robert Fortune torna in Gran Bretagna con 250 nuove specie botaniche provenienti in gran parte dalla Cina  che verranno in seguito introdotte a scopo ornamentale in Europa, Australia e Stati Uniti, tra cui la palma che porta il cognome del suo fortunato scopritore: Trachycarpus fortunei.
Questa palma detta anche Palma cinese, Palma di Fortune o Palma Zhou Shan a differenza della stragrande maggioranza delle palme che vivono nella fascia tropicale, è originaria delle montagne della Cina ed è quindi in grado di sopportare temperature rigide anche inferiori a -15°C.
Per questo motivo la palma di Fortune  venne utilizzata a scopo ornamentale  a partire dal 1844 fino in Nord Europa. 

Palma cinese, Civignola collina torinese
 

Ma se la palma ha arricchito con la sua chioma migliaia di giardini ha anche impoverito la biodiversità intorno ai luoghi in cui è stata messa a dimora. In che modo? La palma produce tantissimi semi che vengono dispersi dagli uccelli anche a grandi distanze, e quando trova condizioni climatiche a lei favorevoli tende a colonizzare il territorio facendo sparire le piante autoctone. In Canton Ticino, in Piemonte e in Lombardia la palma di Fortune è inserita nella Black List delle specie vegetali esotiche invasive per le quali sono applicabili misure di eradicazione da tutto il territorio regionale. Girando per i selvatici boschi intorno a casa ho trovato diverse giovani palme. Un consiglio  pratico per limitarne l’espansione è quello di non abbandonare le infruttescenze lungo scarpate boscose, discariche e fossati limitando così la dispersione di migliaia di semi. 



Tra le specie di palme di origine esotica presenti in Italia e nel bacino del Mediterraneo le più comuni, utilizzate sempre a scopo ornamentale, sono la Palma delle Canarie (Phoenix canariensis) e la Palma da dattero (Phoenix dactylifera) entrambe parassitate dal coleottero Rhynchophorus ferrugineus, noto come punteruolo rosso. L’unica palma autoctona in Italia è la piccola Palma nana (Chamaerops humilis) presente nel bacino occidentale del Mediterraneo, dalla Liguria alla Spagna ed Algeria.


1 commento:

  1. Interessantissimo e completo. Purtroppo le cose stanno come scritto: nella zona a Ovest di Torino, Trachycarpus fortunei è ovunque. Begli sketch e bella tavola botanica.
    Guglielmo.

    RispondiElimina