Testi tratti dal sito del Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando”
"Le cere del Museo di Anatomia Umana ”Luigi Rolando” di Torino rappresentano una delle più ricche collezioni esistenti e rivestono un grande interesse storico-scientifico e storico-artistico. Tra la fine del Seicento e la metà dell’Ottocento, i problemi di conservazione dei cadaveri, nonché le difficoltà create dal clero e dai governanti al loro utilizzo a scopo scientifico, favorirono lo sviluppo della cosiddetta anatomia “artificiale”. Modelli in cera e in altri materiali (legno, gesso, cartapesta) vennero utilizzati sempre più frequentemente per l’insegnamento della disciplina. La ceroplastica anatomica fiorì soprattutto con le scuole di Bologna e Firenze, le cui opere si diffusero non solo in Italia. La collezione di cere anatomiche del Museo di Torino è composta da oltre 200 opere, distribuite in molte vetrine. Alcune di esse risalgono alla seconda metà del Settecento e in parte sono di fattura torinese. Fu però a partire dal 1815 che divenne particolarmente attivo a Torino un “Gabinetto di lavori in cera”, voluto dall’anatomista Luigi Rolando, che aveva appreso a Firenze la tecnica della ceroplastica anatomica. Le produzioni torinesi di quest’epoca sono dovute a Luigi Cantù e al figlio Giuseppe e seguono appunto la “tecnica fiorentina”, in cui anche le ossa venivano realizzate in cera, contrariamente ai modelli di tecnica bolognese che incorporavano ossa vere. Intorno al 1830 furono anche acquistati modelli prodotti dalle officine ceroplastiche di Firenze e di Napoli".
I disegni sono tratti dalle schede di approfondimento delle collezione del Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando di Torino, realizzate nel 2008
Lorenzo Dotti, scheda di approfondimento delle collezioni del Museo di Anatomia di Torino |
Il Museo di
Anatomia Umana “Luigi Rolando” dell’Università di Torino è visitabile dal lunedì al sabato con orario 10,00-18,00.
Questo il sito: Museo di Anatomia Umana di Torino
Questi i link ad alcune tra le più importanti collezioni di ceroplastica italiane:
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